Portale Birra intervista il Birrificio MC-77.
Portale Birra ha intervistato i ragazzi di MC-77. Se ancora non li conoscete, questa è una buona occasione per leggere quello che ci ha raccontato.
Il vostro birrificio si chiama mc-77. Cosa significa?
Nella scelta del nome ci siamo ispirati alla statale 77 lungo la quale nasce il birrificio e che negli anni universitari, trascorsi a Roma, percorrevamo per raggiungere il nostro “birrificio casalingo”.
Non è la famosa route 66 che in passato ha accompagnato i sogni di intere generazioni ma per noi è una strada a suo modo epica.
MC è la sigla della nostra provincia, Macerata, ma anche le nostre iniziali, Matteo e Cecilia.
Qual è la vostra storia? Quali sono i caratteri distintivi del birrificio?
Il percorso che ci ha portato ad abbandonare i nostri precedenti lavori per intraprendere la strada del birrificio è costellato di assaggi, letture, viaggi, confronti e tanta sperimentazione.
Siamo affascinati dall’estro dei birrai belgi, dalla semplicità delle birre inglesi e dalla voglia di sperimentazione degli americani.
Come si svolge la giornata tipo di un Mastro Birraio?
Il giorno prima della produzione pesiamo e maciniamo i malti, il giorno della cotta iniziamo di buonora avviando l’ammostamento. Durante le fasi di produzione in cui non è richiesta la presenza dell’operatore, gestiamo burocrazia, amministrazione, spedizioni, etichettamento ecc…
Per le 17:30 di pomeriggio il mosto è trasferito nel fermentatore, l’impianto lavato e ci concediamo la prima birretta giornaliera…e poi c’è la marmotta che confeziona la cioccolata!
Ok, la pratica è leggermente più caotica e generalmente più cose si sovrappongono nel corso della giornata che non termina mai prima delle 12 ore di lavoro.
Come descrivereste ognuna delle vostre birre con un solo aggettivo?
Ape Regina: divina&dorata
Bastogne: luppolosa
San Lorenzo: rinfrescante
Fleur Sofronia: allegra
Mild the Gap: quotidiana
Punto: beverina
Braking Hops: neozelandese
Negli ultimi anni la scena brassicola italiana è cresciuta tantissimo. I piccoli birrifici artigianali come il vostro si sono moltiplicati. Cosa ne pensate? Questa espansione continuerà, oppure si rischia una battuta di arresto?
La crescita del numero dei microbirrifici è impressionante, noi, aprendo nel 2013, credevamo di essere già in una fase di semi-saturazione ma i numeri ora ci dicono il contrario. Siamo anche noi curiosi di capire cosa succederà nei prossimi anni.
In un settore così affollato e originale come quello della birra artigianale, è ancora possibile inventare nuove ricette?
E’ il sogno di ogni birraio inventare una ricetta per cui essere ricordato!
Facciamo un gioco: la birra artigianale non è un drink ma…qual è la definizione migliore che dareste?
..il giusto contorno per le serate passate in compagnia.
In che modo vengono promosse le vostre birre? Vengono organizzati eventi di degustazione presso il birrificio o è mai capitato di stringere collaborazioni con altri locali della regione?
Generalmente la promozione che facciamo è partecipare a qualche fiera di settore durante l’anno.
Siamo convinti che non c’è miglior promozione del passaparola!
Suggeriteci un abbinamento cibo/birra. Ovviamente con una delle vostre.
Fleur Sofronia e Sushi.
Con quale birrificio vorreste collaborare?
Dato che è un gioco spariamo alto, Dieu Du Ciel!