Lervig Aktiebryggeri: qualche assaggio
L’articolo odierno è totalmente incentrato sul birrificio norvgese Lervig al cui timone vi è Mike Murphy, apprezzato birraio che da diversi anni raccoglie successi in ogni angolo del globo.
La prolificità del suo birrificio sito a Stavanger è cosa nota fra gli appassionati, così come la sua predisposizione per birre collaborative. Una costola che affianca le sue produzioni year round è infatti denominata collaboration brew, e raccoglie le innumerevoli collaborazione di Mike con altri colleghi. Si tratta per lo più di birre one shot, mai più replicate e disponibili sono in alcuni periodi.
Dell’ultima ondata di collaborazione voglio partire dalla Walnut Porter prodotta in collaborazione con il birrificio estone Pohjala. Si tratta di una porter di 6,5° prodotta con estratto di noci. Un intenso bruno con virate nere colora il bicchiere che vede alla sua estremità una ricca e cremosa schiuma cappuccino. Intensità olfattiva moderata che regala note di cacao in polvere e cioccolato al latte. In bocca scorre morbidissima aggiungendo sentori di nocciola e noci a quanto avvertito all’olfatto.
Lo Svert I Fjell, che tradotto significa spade nella montagna, è un monumento che si trova a Hafrsfjord e omaggia la battaglia omonima, combattuta nell’872 e che portò all’unione della Norvegia. In etichetta si intravedono le tre spade infisse nella montagna, nel bicchiere invece troviamo una birra dal colore arancio carico con qualche velatura. La schiuma è ocra, fine e di media persistenza. Naso molto intenso che regala fresche note di mango, arancia amara, mandarino. Avvio dolce di caramello e frutta, poi possente prende il largo l’amaro lungo e resinoso. Imperial IPA solida e potente, i cui 10 gradi si fanno sentire sopratutto nell’abbraccio di congedo finale.
La Sippin into darkness invece è una possente imperial stout prodotta con fave di caceo e baccelli di vaniglia, realizzata in collaborazione con il birrificio americano Hoppin’ Frog. Nerissima, nel bicchiere forma una sottile testa di schiuma caffellatte fine e cremosa ma di bassa persistenza. Naso molto complesso e invitante. Note di vaniglia, caffè, orzo tostato e cioccolato al latte. In bocca segue le stesse linee, proponendo toni dolci, di cioccolato e soprattutto di vaniglia. Qualche nota tostata e di caramello bruciato a bilanciare un po’ la bevuta. Birra adatta all’invecchiamento.
Giuseppe Triggiani autore del blog Diario Birroso