La birra, una delle bevande più antiche e consumate nel mondo, è apprezzata praticamente da tutti.
Proprio per questo è molto difficile definire il bevitore medio di birra. C’è però chi, a causa o per merito, ha fatto si che la propria immagine, nell’immaginario collettivo, venisse associata alla bionda per eccellenza.
Ne abbiamo scelti 5, i migliori bevitori di birra secondo noi di PortaleBirra, alcuni da World Record, altri no. A voi il giudizio finale.
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La birra, bevanda adorata da moltissime persone, un prezioso nettare frutto di orzo, luppolo e cereali e paziente fermentazione, porta con se diverse curiosità e simpatici aneddoti da scoprire.
Il Guinness dei primati ci dice che un uomo (John Evans) può arrivare a tenere in equilibrio sulla testa fino a 237 pinte di birra (Agosto 2013). E che con 300 mila sottobicchieri di birra si possono creare le pareti di una casa di 5 stanze.
Ma quella della bevanda al luppolo è una storia infinita, dove i record sono all’ordine del giorno.
Per esempio lo sapevate che…
Il medico e nutrizionista dello staff medico della nazionale di calcio italiana, Luca Gatteschi, lo afferma senza alcun dubbio: “La Birra migliora le prestazioni sportive essendo più completa di qualsiasi integratore energetico”.
Durante il “Beer Attraction”, la manifestazione fieristica dedicata alle novità della birra artigianale, svoltosi a Rimini, Gatteschi spiega che:
“Lontano dallo sforzo questa bevanda ha effetti positivi, e grazie alla minore quantità di zuccheri e al maggior contributo di magnesio, fosforo, calcio e complesso B, se limitata a una piccola quantità, la birra è anche più valida di un qualsiasi altro integratore energetico perché più completo”.
I colori delle bottiglie della birra possono essere svariate. Dal marrone al trasparente, il più comune è il verde. Cosa c’è di giusto o sbagliato?
A parte rare eccezioni, le più comune bottiglie di birra sono scure per un preciso scopo: proteggere il contenuto dai raggi UV.
Infatti il sapore della birra si altera rapidamente con l’esposizione ai raggi solari, tanto da conferire alla bevanda un sapore amaro. Il tutto porta a danneggiare gli isomuloni, le molecole del luppolo che conferiscono per l’appunto, il caratteristico sapore amarognolo.
Dal 2012 PortaleBirra.it è diventato un’istituzione per tutti gli appassionati della birra, nato dall’esigenza, di tutti gli amanti del nettare, di avere un sito web di riferimento. Da giugno, tutto è diventato realtà con l’apertura del Pub di Riccione, Malto la Birreria.
La passione per le birre artigianali non conosce confini e soprattutto crisi. Per tutti i veri amanti della birra, vi presentiamo Malto, il Pub Birreria di Riccione.
British nell’anima ma aperto a chiunque, Malto stempera in maniera perfetta il “classico” locale romagnolo fatto di piadine e Mojito, garantendo comunque un’esperienza fatta di qualità ed innovazione.
Aperto dal lunedì alla domenica, in Viale Armando Diaz 3, Malto è il luogo ideale per mangiare a Riccione e assaporare alcune delle migliori birre artigianali nazionali ed internazionali. Infatti, la magia dell’artigianalità è dovuta alle 18 spine a rotazione continua, il sapore sempre fresco e l’attenzione con la quale Federico Corbelli ed i suoi collaboratori mettono per trarre dal luppolo, la migliore miscela possibile.
Malto non è solo una statica birreria, ma un luogo dove condividere le proprie passioni e concedersi un momento di puro piacere e relax.
Uno dei trend birrari più in voga nell’anno appena passato è sicuramente quello ascrivibile al fenomeno delle New England IPA. Il termine juicy è entrato prepotentemente nel vocabolario brassicolo tanto da essere utilizzato come sinonimo del sottostile di IPA precedentemente menzionato. Parlare tuttavia di sottostile può essere eccessivo, nonostante le caratteristiche di questo tipo di birre sono ben definite: aspetto decisamente opalescente per non dire torbido, molto simile ad un succo di frutta, l’esplosione di aromi e sapori fruttati e amaro relegato a ruolo di comprimario. Si è passati quindi dal fare la IPA più amara a fare la IPA più juicy. Tutto nasce da The Alchemist, poi seguito a ruota da Trillium e Tree House. Questi sono i tre fuoriclasse mondiali delle juicy!
Noi siamo amanti della birra bevuta alla goccia, fresca e dissetante.
Ma, come molti di voi sapranno, la stessa birra può essere utilizzata anche per preparare delle sfiziose ricette, in alcuni casi anche elaborate e che prevedono l’uso di precise tipologie di birre.
Oltre alle ricette più delicate da preparare, la birra in cucina può essere utilizzata in svariati modi per insaporire e aromatizzare le carni, ma anche in alcune tipologie di dolci e primi piatti.
Quali sono le birre più bevute nel periodo natalizio? E quali sono invece gli abbinamenti perfetti con le varie portate delle abbuffate natalizie? Come sappiamo molti birrifici, sia italiani che stranieri, in questo periodo producono le cosiddette Christmas Beer, in uscita proprio sotto Natale, che hanno conquistato il palato e il cuore di molti e sono da sempre le protagoniste indiscusse di queste festività.
Nella bellissima Islay, la “regina delle Ebridi” scozzesi, a nord-ovest della costa irlandese, sorege la distilleria single malt Laphroaig fondata nel 1815 da Alex e Donald Johnston. La sua storia presenta punti poco chiari e che si intrecciano spesso con il mito e con il folklore locale: l’attività fu portata avanti dai parenti degli stessi fratelli Johnston sino al 1887, quando passò alla famiglia Hunter che la condusse fino a quando Ian Hunter morì e la lasciò a Bessie Williamson, la sua segretaria.
Avreste mai pensato che un giorno sarebbe stato possibile suonare gli ingredienti della birra?
Ebbene, da oggi si può: è infatti nata la Sound Brewery Machine, del tutto simile a un normale giradischi ma che presenta la straordinaria peculiarità di saper leggere e far suonare gli ingredienti della birra (luppolo, malto, mais e acqua)!