Avete mai sentito parlare di Birra IGA? Letteralmente significa Italian Grape Ale ed è una nuova tecnica di fermentazione della birra che include il mosto delle uve di territorio, lasciata riposare un paio d’anni e che racchiude il retrogusto e la carica aromatica del calice di vino d’annata.
Portale Birra è lieto di avere tra i suoi prodotti una vasta gamma di birre provenienti dal birrificio faentino Toccalmatto. Dal 2008 il fondatore Bruno Carilli infatti lavora con passione producendo tante varietà diverse di birra, sempre innovative, con una particolare propensione alle birre ad alta fermentazione.
Quanti di voi si sono imbattuti almeno una volta nella Punk IPA (alla spina, in lattina o in bottiglia), il prodotto BrewDog per ecccellenza?
Il birrificio che produce questa Pale Ale si chiama appunto BrewDog e nasce in Scozia nel 2006, grazie al lavoro di James Watt e Martin Dickie. I punti di forza del marchio sono, oltre alla validità e qualità dei prodotti, anche il marketing aggressivo che ha reso il marchio ormai famoso in tutto il mondo. La ditta ha sempre puntato alla ricerca di nuove e sempre fresche trovate pubblicitarie (si veda ad esempio la lattina come contenitore per le birre artigianali o la sfida della birra più alcolica del mondo, nonché la messa in produzione della prima birra transgender No Label), molte delle quali ben riuscite.
La birra piace a tutti, da nord a sud, ma in quale regione Italiana si consuma di più? Forse al sud, dove è più caldo e la voglia di bersi qualcosa di fresco e non troppo alcolico ha la meglio su long drink e vino? Oppure in Veneto, da sempre nelle prime posizioni per cultura del bere bene? No, il podio se lo aggiudica la Lombardia, dove circa 4 milioni di persone bevono birra, staccando nettamente Veneto, Lazio e Sicilia.
I dati raccolti dalla Coldiretti regionale testimoniano che il 40% dei lombardi beve almeno una birra durante l’anno, e circa 360 mila persone lo fanno tutti i giorni.
Fino a poco tempo fa il problema più grave era l’olio di palma nella Nutella, poi è stata la volta del caffè, del fritto, del fumo e del vino. Ah, e poi ci sono i vaccini. Ma non avevate mai dato troppo peso alla faccenda finché la minaccia non ha bussato direttamente alla vostra porta. Adesso è vostra nonna che, a causa del ragù di carne della domenica mattina, rischia di essere penalmente perseguibile. Neanche nascondesse l’amianto in soffitta.
Difterite, Tetano, Pertosse, Poliomielite, Epatite B, Influenza, Ebola, Gomito del tennista, Ginocchio della lavandaia, Sindrome del tunnel carpale, Aviaria, Morbo della Mucca Pazza, Lombalgia del camionista e Sciatalgia duodenale della cornea.
Forse anche voi, sentendo i telegiornali non vi sentite più tanto bene. E, come noi, iniziate a temere il peggio.
Ne avevamo già parlato, l’abbinamento birra e pesce non suona più come un’eresia. Ma, al contrario, queste due pietanze insieme possono dare vita ad abbinamenti e ricette particolari per stupire i vostri ospiti.
Oggi vi suggeriamo una preparazione originale, a base di triglia, agrumi e, naturalmente, buona birra artigianale.
Noi abbiamo preferito utilizzare una bionda leggermente amara, come la Alesmith X, una APA americana, con aroma di arancia fresca e pino. Il sapore di questo piatto vi ricorderà il sud Italia, gli agrumeti e le arance profumate.
Per prepararla vi serviranno:
8 filetti di triglia di scoglio
olive nere
120 gr finocchio
80 gr arancia bionda di Sicilia tagliata a vivo
70 gr di cipolla rossa di Tropea
170 gr di succo d’arancia
1 mazzetto di aneto
5 fiori di zagara
70 gr olio extravergine di oliva
una bottiglia di birra artigianale Alesmith X
Vino o Birra, Carne o Pesce, Mare o Montagna. Beatles e Rolling Stones. A Rimini però, il 30 luglio, non ci sarà bisogno di scegliere. Vino e Birra conviveranno in pace, durante l’evento Un Mare di Birra (e Un Mare di Vino), organizzato direttamente sulla battigia.
Dici Caronte e pensi all’ondata di caldo afoso, non più al traghettatore di anime di dantesca memoria.
Così se anche per voi, nelle ultime settimane, ventilatore, ghiaccioli e aria condizionata non sono più sufficienti, oggi abbiamo un nuovo suggerimento da darvi per superare la canìcola. Ovvero, la birra al frumento.
Infatti, il frumento è utilizzato da tempo immemore per la sua capacità rinfrescante. Leggermente acidulo, aumenta la forza dissetante della nostra bevanda preferita.
Gli appassionati di birra sono sempre più numerosi, ma come fare per degustarla al meglio? Oggi vi daremo qualche semplice consiglio per apprezzare tutti gli aspetti della vostra bevanda preferita.
La temperatura.
Luogo comune vuole che la birra debba essere bevuta ghiacciata. Noi non siamo d’accordo. Infatti se la birra è troppo fredda non riuscirete a percepire niente nessun sapore, né tantomeno il profumo. E sarebbe un vero peccato.
La schiuma.
Uno degli aspetti più caratteristici della birra. Innanzitutto spendiamo due parole sul colore, che può variare dal bianco all’ambrato. Non tutte le birre però ce l’hanno.
Infatti la schiuma della birre può essere catalogata così: scarsa, evanescente, fine e compatta, densa e cremosa.